Un generatore eolico da 2 MW, 80 metri di diametro, come quelli instalati nel parco eolico di Ulassai da Saras-Sardaeolica, costa (esagerando) 2.5 milioni di euro e produce in un anno circa 4400 MWh. Una famiglia media ha un allaccio di 3 kW (0.003 MW) e in un anno consuma mediamente 4000 kWh (4 MWh) che vengono a costare circa 4000*0.20=800€ in bolletta.
Ciò significa che una sola turbina eolica produce tutta l’energia elettrica necessaria per 4400/4=1100 famiglie, con gli innumerevoli benefici ambientali.
L’energia elettrica prodotta dagli impianti eolici attualmente in esercizio in Sardegna è remunerata con i certificati verdi nella misura (incentivo+vendita) di 180€/MWh per i primi 8 anni; Negli anni successivi la vendita dell’energia al mercato libero frutta circa 90 €/MWh. Il governo Monti prevede di portare l’incentivo+vendita a 118 €/MWh per 20 anni a partire dal 2013, per impianti fra i 20 kW e i 5 MW (asta al ribasso per impianti sopra i 5 MW).
Per la turbina eolica in oggetto significa un flusso di cassa di 180*4400=892 mila €/anno per i primi 8 anni, e di 396 mila €/anno dal nono anno in poi. L’aspettativa di vita di una turbina eolica è di 20-25 anni. 2/0.892=2.8 anni, arrotondato a 3 anni per tener conto dei costi di esercizio e interessi bancari, è il tempo di rientro dell’investimento .
Senza addentrarsi nel calcolo di altri indicatori economici è evidente l’incredibile convenienza ad investire nell’eolico. Nel 2006, anno di installazione dell’impianto di Ulassai, mi sarebbe piaciuto acquistare l’uno per mille di detta turbina eolica, investendo 2500 € dei miei risparmi. Avrei così ricevuto 892 € all’anno, recurando l’investimento nei primi tre, e a oggi (2012) avrei già guadagnato altri 2200€. In Danimarca questo è possibile perchè la società che installa un impianto eolico è obbligata a offrire fino al 20% delle quote dell’impianto alla popolazione locale.
Mentre l’energia solare è disponibile in ugual misura su tutto il territorio regionale, il vento è più forte in alcune zone, che sono ovviamente più convenienti.
Il vento della Sardegna è un giacimento d’oro ma la politica regionale sembra dar peso unicamente ai problemi paesaggistici, dimenticandosi di regolamentare le questioni economiche. Purtoppo le zone più ventose se le sono già prese alcune grandi società, ma c’è ancora qualcosa per i Sardi, se la regione si decidesse a copiare la normativa Danese sull’eolico, disponibile in questo sito web.
Io sono pienamente d’accordo con l’ingegnere Demurtas.Tutti i popoli devono avere l’opportunità di poter attingere ed adoperare nella maniera più favorevole e saggia alle proprie risorse naturali! A noi in Sardegna non ci manca né il vento e né il sole,perciò facciamo in modo da metterli a nostro servizio dato che esistono le tecnologie! Noi,nella nostra casa abbiamo due impianti fotovoltaici, 3 kw e 6 kw più il solare termico e so che risparmiamo tanti soldini! Gavino D.
A dire il vero grande articolo, spero di poter vedere molti più articoli di blog, come questo!