Visitata nel 2005 in occasione della manifestazione “Centrali aperte” indetta dall’Enel.
La centrale termoelettrica Sulcis ha una potenza complessiva di 720 MW ed è ubicata in un’area di 65 ettari nella zona industriale del comune di Portoscuso. Il combustibile utilizzato è carbone o olio combustibile e il ciclo termodinamico è del tipo Rankine. Il camino è alto ben 250 m per consentire la dispersione degli inquinanti.
I primi due gruppi termoelettrici da 240 MW entrarono in servizio commerciale nel 1965-1966. Il terzo gruppo entrò in esercizio commerciale nel 1986.
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Schema impiantistico (clicca per ingrandire)
Gruppi 1 e 2
I due gruppi sono fondamentalmente identici e pertanto i dati riportati di seguito sono riferiti a entrambi. Nel corso dei 1998 le due unità sono state poste fuori servizio per procedere agli interventi di ambientalizzazione previsti dal decreto MICA 28/11/97. L’alternatore del gruppo 2 viene tuttavia utilizzato per generare energia reattiva necessaria a compensare lo sfasamento capacitivo proprio della rete di trasmissione ad alta tensione.
Gruppo 3
Il gruppo 3 da 240 MW della centrale termoelettrica Sulcis è adatto alla combustione sia di carbone sia di olio combustibile. Da marzo 1998 è entrato in servizio l’impianto di desolforazione fumi. Tale impianto, necessario per abbattere le emissioni di anidride solforosa entro i limiti imposti dal DM 12/7/90, è articolato su due linee di trattamento al 50%. I fumi grezzi provenienti dalla caldaia attraversano i riscaldatori d’aria Ljungstrom, i precipitatori elettrostatici, che abbattono il particolato, e vengono inviati all’impianto di desolforazione attraverso uno scambiatore di calore rigenerativo destinato al post-riscaldamento dei fumi prima che siano smaltiti in atmosfera attraverso il camino alto 250 metri.