Il furto della bicicletta è il secondo elemento (dopo il rischio in itinere) che scoraggia le persone all’uso della bicicletta in mabito urbano. Il rischio del furto si riduce realizzando aree di parcheggio sicure per biciclette.
Questa foto mostra circa 200 posti bici nel seminterrato della stazione ferroviaria di una cittadina danese di 80 mila abitanti, Roskilde. Nella stanza adiacente ci sono altri 200 posti “sotto chiave” (si pagano 40€ l’anno per la tessera magnetica che apre il robusto cancello).
Figura 1: parcheggio al coperto e sotto chiave in una stazione ferroviaria danese.
Nell’area prospicente la stazione ci sono circa 1000 posti su rastrelliere non coperte, 3000 posti su rastrelliere al riparo di una tettoia e altri 1000 sotto chiave piú tettoia. Così hanno risolto il problema del furto: aree di parcheggio dedicate e ordinate, piú aree sotto chiave. In tutto sono 5400 posti bici. L’abbonamento annuale al parcheggio sotto chiave costa 40-50€/anno.
Per quanto riguarda il parcheggio in altre aree (non presso le stazioni), in un quartiere di Londra hanno installato decine di questi “hangar per biciclette“). Ogni angar è chiuso con una serratura robusta, della quale solo le 6 persone che hanno la bici in quell’hangar hanno la chiave. Per chi non ha lo spazio in casa è una ottima soluzione, che protegge la bici dal furto e anche dalle intemperie.
Queste soluzioni costano poco e risolvono i problemi reali che ostacolano la diffusione dell’uso della bicicletta in ambito urbano. Ma se le amministrazioni pubbliche italiane continuano a sprecare soldi in bike-sharing e rivestimenti delle superfici ciclabili “esotici” a costi esorbitanti, continueremo a vederci rubare le biciclette, o vederle invecchiare e arrugginire sotto sole e pioggia.
Per approfondimento, consiglio il “manuale di progettazione dei parcheggi per biciclette” redatto dal comune di Copenaghen, Odense, Federazione danese amici della bicicletta, aziende del trasporto pubblico.
