In tre anni, il bike sharing di Cagliari è finito male. Ruote sgonfie, catene arrugginite, batterie scariche, biciclette inutilizzabili. Azienda di manutenzione e comune in causa. Ma quanto è stato utilizzato e quanto è costato? Il Comune e BiciCenter fanno orecchie da mercante sul tema, e c’è chi nonostante più di mezzo milione di euro dei cittadini andato in fumo (o meglio ruggine) continua a credere che il bike sharing sia la soluzione per ridurre il traffico cittadino. La soluzine è la bici, non il bike sharing. E come mandare le persone in bici? 1) sicurezza in itinere, 2) ridotti tempi di percorrenza per chi va in bici, 3) lotta al furto delle biciclette.
A quanto pare da questo articolo apparso sull’Unione Sarda, il consiglio comunale di Cagliari sta cercando di scaricare la colpa del fallimento del bikesharing sulla socitea di manutenzione e gestione (che riceveva dal Comune 70 mila euro all’anno per la manutenzione di 70 biciclette).
Inutile scaricare la colpa su Bicincittá o Bicicenter (Pistidda). L’errore é stato della giunta comunale e degli assessori che hanno deciso di acquistare il bikesharing. Che sarebbe finita cosí lo dissi nel 2012. Non fui ascoltato da nessuno, nemmeno dall’associazione CITTÀ CICLABILE e come potete vedere avevo ragione.
La spesa nel 2012:
- 70 biciclette
- 500 mila euro per l’installazione
- 70 mila euro/anno per la manutenzione
Spesa approvata dal sindaco Massimo Zedda, l’assessore alla mobilità Mauro Coni, il presidente della commissione trasporti Guido Portoghese (Determinazione n° 3759 / 2013 del 29/04/2013).
Cosa ne resta ora (Ottobre 2015):
18 Novembre 2015: Unione Sarda: Cagliari, sparite le bici del Comune. Clamoroso flop del “bike sharing”
La lettera dell’azienda di gestione:
GIUSTO PER CHIARIRE!!
Commento di “Gianni Pistidda” all’articolo de “L’unione Sarda” postato su Facebook ieri alle8:19.
BICI Center SRL at BICI Center SRL. 19 November at 13:00 · Quartucciu, Italy.“Buongiorno a tutti, ho letto con piacere tutti i vostri commenti e ho notato che tra loro ci sono alcune inesattezze che vorrei provare a chiarire con questo commento: L’azienda bicincittà di Torino è stata vincitrice dell’appalto relativo al bike sharing di Cagliari per cui ha installato l’attuale impianto comprendente: colonnine, biciclette, coperture fotovoltaiche, videosorveglianza delle stazioni e altri oneri accessori. Tutto ciò è stato installato oltre un anno fa ma i pagamenti relativi a questa fornitura sono stati ricevuti dalla stessa solo il 20 settembre scorso. A questo va aggiunto che ancora oggi, così come sostiene bicincittà, non è stata ancora liquidata la parte relativa alla manutenzione, la quale è stata curata sempre e fino al 31 agosto scorso dalla mia azienda. Purtroppo quest’ultima non percepisce compensi dallo scorso aprile nonostante la manutenzione sia stata correttamente e costantemente effettuata ( abbiamo report, documentazione fotografica, fogli di marcia, schede officina e liste ricambi che testimoniano il nostro operato) ed ecco perché ho preventivamente avvertito bicincittà che alla suddetta data avrei interrotto il servizio. La scorsa settimana abbiamo colloquiato con i vertici di bicincittà i quali ci hanno chiesto cortesemente di poter ritirare momentaneamente le biciclette per evitare ulteriori vandalizzazioni, comunque in attesa di far ripartire il servizio ( secondo loro max 15 giorni). Le biciclette, in condizioni disastrose, sono attualmente in riparazione presso le nostre officine, come avrete potuto vedere anche sul servizio andato in onda su Videolina qualche giorno fa. Nonostante tutto abbiamo ancora richieste di abbonamenti, ciò sta a significare la bontà del progetto. A tal proposito vi do qualche numero: attualmente gli abbonati sono circa 1000, i prelievi a bicicletta sono stati 7 al giorno. Questo è l’esatta realtà dei fatti. Vi ringrazio e resto a disposizione per qualsiasi altra informazione necessitiate. Buona giornata a tutti.”
Parla di “bontà del progetto”, (ampiamente dimostrata dagli avvenimenti), ma parcheggia il furgone della manutenzione del bike sharing sulla pista ciclabile, pur essendoci un parcheggio sterrato a 20 metri sulla destra.
A Dicembre 2015 le bici tornano, aggiustate. I gestori continuano a distribuire tesseregratuite così da poter dire al comune “ci sono centinaia di abbonati, non vorrete lasciarli senza bici comunale dopo che han pagato al Comune i 15€ di credito? il servizio funziona, dateci anche l’anno prossimo 80 mila euro per la manutenzione di 70 bici”.
Costi assurdi, politica comunale assurda.