L’area industriale è pianificata per consentire alle attività industriali di essere vicine dal punto di vista logistico. Per esempio, una zincheria vicino a una azienda che fa manufatti in acciaio, vicina a una azienda che vende acciaio. Il tutto raggiungibile dai centri abitati senza troppi sforzi e servito da reti funzionali all’attività industriale: reti viarie, elettriche, fognarie, di telecomunicazione, vapore. Gli impianti eolici e solari non hanno bisogno di null’altro che il sole e il vento, sono meno esigenti dell’attività agricola e quindi stanno bene in area agricola. A ben vedere l’agricoltura è più industriale del fotovoltaico e dell’eolico, visto che ha bisogno di acqua, fertilizzante, antiparassitari e delle macchine industriali per aratura, semina e raccolta, con annesso gasolio e emissioni che un impianto solare/eolico non ha! Infatti la legge prevede espressamente che si possano realizzare impianti eolici e solari in area agricola.
Come le dighe e le centrali idroelettriche si fanno dove l’orografia consente di fare un lago (e non in area industriale), le centrali termoelettriche vicino alla costa per raffreddare con l’acqua di mare, le turbine eoliche vanno messe dove c’è vento, e i pannelli solari dove il clima e l’orografia lo consente. Non ha alcun senso pretendere che vadano sempre e solo messi in area industriale. Stesso discorso vale per l’attività agricola, che è più industriale di un impianto solare, visto che si esegue con macchine industriali e su scala industriale.